Il premier Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio parlano della Libia dopo il fallimento del tentativo di mediazione a Roma.
Giuseppe Conte e Luigi Di Maio si difendono dopo la gaffe libica. Per poche ore l’Italia era stata il centro del mondo per il doppio bilaterale che avrebbe dovuto portare il premier a incontrare Haftar e Al Sarraj, i due protagonisti della crisi libica. Ma le cose non sono andate come previsto, anzi…
Crisi Libia, Conte incontra Haftar, Serraj diserta il vertice a Palazzo Chigi
Al Sarraj, forse per la fuga di notizie o forse per avere appuntamento dopo Haftar, ricevuto per primo da Giuseppe Conte, ha deciso di annullare l’incontro a Palazzo Chigi. Una gaffe clamoroso della macchina diplomatica che ha avuto un contraccolpo anche sull’immagine dell’Italia.
Giuseppe Conte sulla Libia: “Ho incontrato Haftar per cercare di convincerlo a desistere dall’iniziativa militare”
Giuseppe Conte è intervenuto ai microfoni de il Foglio per ribadire il ruolo cruciale dell’Italia nello scenario libico.
“Su questo dossier vedo da troppo tempo delle rappresentazioni completamente sbagliate […], l’Italia fa della coerenza il punto di forza della sua politica internazionale […] scegliendo di parteggiare per il benessere e la prosperità del popolo libico“. “Per giungere a questo risultato – prosegue Conte – abbiamo appoggiato, in linea con l’Onu e con il riconoscimento dell’intera comunità internazionale, il governo di accordo nazionale presieduto da Serraj“.
Il Presidente del Consiglio ha poi parlato degli incontri in programma a Roma con Haftar e Serraj.
“Abbiamo cercato di coltivare sempre anche un dialogo con il generale Haftar […]. Per questa ragione ho incontrato quest’ultimo per cercare di convincerlo a desistere dall’iniziativa militare e ad abbracciare un percorso di negoziazione utile a indirizzare la Libia verso una definitiva pacificazione“.
Crisi Libia, Luigi Di Maio: “O iniziamo a fare squadra o ci relegheremo in un angolo”
Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio sceglie invece le colonne de la Repubblica per fare il punto sulla crisi libica e sul ruolo che deve assumere l’Unione europea.
“Dopo anni di immobilismo e difficoltà del sistema Italia, siamo di fronte a un bivio importante. Lo straordinario lavoro dei nostri tecnici, del corpo diplomatico, del personale militare e dei nostri apparati di intelligence è fuori discussione.
Più discutibile è, invece, la capacità mostrata dalla politica nel saper integrare e mettere a sistema queste qualità e competenze. Credo sia giunto il momento di guardare avanti e pianificare, poiché il bivio in questione proietta una scelta chiarissima davanti a noi. O iniziamo a fare squadra, oppure ci relegheremo in un angolo senza via d’uscita“.